ALESSANDRO CACCIATO UNA STAR, PER TUTTI I GIOVANI, DA SEGUIRE

Intervista di MARCO CRISAFULLI

  • Il suo lavoro è caratterizzato da una sua passione, da cosa nasce questa?

La mia passione nasce dal frutto di una determinazione che mi caratterizza. Fino ad un certo punto della mia vita e parliamo del 2013 quando avevo un’idea tutti mi dicevano “lascia perdere, non sarà facile” fino a quando ho trovato delle persone, le quali mi hanno saputo indirizzare spingendomi al credere o, almeno a provarci.

L’arma vincente è provare e non chiudersi dietro quelle persone che non ti sanno orientare.

  • Parlando con i miei coetanei del nostro futuro, esprimono la loro volontà di lavorare fuori dal Sud o addirittura dall’Italia, io li contrasto dicendo che la nostra Terra può, se lo vogliamo, rinascere con noi e che scappare dinnanzi alle difficoltà non è scelta giusta, è d’accordo?

Si lo confermo, oggi, nella quarta rivoluzione industriale, le tecnologie sono disponibile a basso costo anche in Sicilia: se ordino su Amazon una scheda Arduino che mi permette di fare un drone, mi arriva pure in Sicilia. I Fab lab  esistono da tutte le parti; naturalmente vi invito a conoscerli. Grazie a Google oggi posso conoscere, mentre prima o andavo in determinate biblioteche o non ne sapevo nulla. Anche questo testimonia che la tecnologia a basso costo democratizza il tentativo di fare impresa perché per la prima volta nella storia abbiamo a disposizione tecnologie abilitanti a basso costo che prima non esistevano.

  • Come possiamo e cosa dobbiamo seguire noi giovani affinché possiamo rimanere nella nostra meravigliosa Terra a cui non manca niente?

Essere curiosi e attivare la fantasia.

Molto spesso noi ci addormentiamo davanti a serie televisive bellissime e siamo passivi come nei videogame o nell’essere considerati target economici.

Ma se utilizzi la fantasia diventi  protagonista! La Sicilia ha  sette patrimoni UNESCO, antiche Tradizioni, un’enogastronomia che solamente la nostra Terra possiede e se a questo inseriamo l’alta tecnologia con un basso costo possiamo realizzare dei prodotti di altissima qualità e inediti. Dunque perché andare via per lavorare in un ufficio di un’industria dove tu sei solamente passivo?

Provarci è sempre un’esperienza positiva; tutto questo lo ricordo nel mio libro “Il Sud vola”.  Tantissimi ragazzi dai 16 ai 30 anni hanno fatto Startup di successo, vivono nella loro terra, viaggiano per il mondo, chiudono i contratti con tutto il mondo ma la base è qui. Viaggiano ugualmente ma vivendo vicino ai propri cari.

  • Farm cultural park è una realtà che a leggerla sembra una favola, irrealizzabile; cosa ci racconta a tal proposito?

 Farm Cultural Park era un sogno di un notaio che visitando uno dei quartieri più degradati della città di Favara (Ag) ma importante perché era il centro storico, si era svuotato a  causa dell’emigrazione di prima, seconda e terza generazione e quindi era diventato disabitato, abbandonato, con strutture che cedevano per assenza di manutenzione.

Andrea Bartoli affermò che, un giorno, avrebbe popolato il centro di turisti. Fece un’azione ignota che le amministrazioni comunali dovrebbero avere all’ordine del giorno: ascoltare i giovani e gli anziani.

Il notaio determinato acquistò le palazzine e  le trasformò in quartierini. Naturalmente Favara si popolò  di giovani e di anziani che cominciarono a credere nelle loro idee: lamentarsi è la cosa più facile e comoda ma non porta da nessuna parte. 

Così un grande uomo ha reso protagonisti i giovani nella loro terra. Oggi Favara riceve, annualmente, 80 mila turisti.

  • Come possiamo spiegare ai ragazzi cosa sono le start-up?

Sono delle aziende in fase di lancio. Nel senso che hanno una accelerazione abbastanza rapida nella fase di sviluppo. Esempio che se io creassi un’app esisterebbe tutto un mondo di finanziamenti che ti permetterebbero di scalare quell’idea e il più velocemente possibile.

La velocità porta anche un alto rischio di fallimento il quale non deve essere visto come punto di arrivo ma come punto di passaggio. Steve Jobs a Bill Gates prima di diventare quelli che conosciamo hanno superato parecchie fasi di fallimenti, ma che non li hanno scoraggiati ma rinforzati!

  • Io personalmente sono un ragazzo che crede nel futuro, nella mia terra, nelle capacità di ognuno di noi, nell’unione, nel “c’è sempre qualcosa da fare”, nei sognatori, nei coraggiosi, nei volontari, nella gente che del tempo ne vorrebbe sempre di più per concretizzare. Ma mi scoraggia tantissimo l’utilizzo del tempo dei miei coetanei. Come si possono coinvolgere?

  Secondo me i ragazzi finché non vedono concretezza non si sentono appartenenti ad un mondo che può raggiungere obiettivi.

A questa domanda ti rispondo con la parola chiave: credibilità! Devi dimostrare di essere credibile con i fatti e non con le parole, è importante sapersi anche relazionare perché nei giovani esiste l’effetto moltiplicatore.

Meno convegni e più workshop.

Workshop è quel luogo dove tu fai qualcosa.

 Quindi bisogna partire, sperare anche in pochi per poi ritrovarsi in tanti giusto?

 Esatto! Basta anche uno! Sempre ritornando a noi, eravamo circa 150 ma vi siete trattenuti solo in due.

Ma se voi due portate questo mio messaggio ad altri due coetanei siamo in quattro e se questi quattro si tirano altri due, siamo già un gruppetto. Quindi non puntiamo alla massa partiamo dal piccolo della rivoluzione, dal basso e siamo coerenti.

Prima di ringraziarla per la disponibilità dimostrata a nome di tutta la redazione “Borghenauta” e complimentarci per la grinta e il carisma che utilizza nell’incoraggiare i giovani, le chiedo se vuole parlare di qualcosa che non abbiamo trattato.

 No, solamente qualcosa riguardo questa bellissima realtà esistente nel vostro istituto del giornalino scolastico.

Premetto che il tuo modo di porre le domande vi etichetta molto professionali. Siete giovani e questo vuol dire che avete un buon esempio, un professore che vi ha indirizzato a fare queste cose e confrontarvi sempre alzando un po’ l’asticella, andando sempre a interloquire con persone carismatiche di più alto livello. Questo vi permette di diventare imbattibili.

Potete trattare tutti i vostri temi e se siete curiosi e andate in redazione a trovare qualche realtà ma anche attraverso interviste in videochiamata, magari  scoprite  le ultime novità e ci sarà il giornalino dell’Istituto Borghese-Faranda a fare uno scoop.

Tutto questo potete farlo grazie alle “Ferrari” di cui disponiamo; e usate sempre la credibilità che tu oggi mi stai dimostrando e un giorno puoi veramente fare ciò che desideri.

  • Durante l’incontro ha regalato 10 importanti parole-chiavi: attesa, velocità, accelerazione, opportunità, pericoli, fakenews, fantasia, landmark, speranza ed entusiasmo;  posso aggiungere anche passione che ci porteranno ad un futuro migliore?

 Assolutamente!

  • Mi piace concludere con la frase di Martin Luter King  “Anche se avrò aiutato una sola persona a sperare non avrò vissuto invano”

Grazie e consigliamo a tutti i lettori di leggere il libro “Il Sud Vola”.

Si esattamente, possiamo aggiornarla, con il massimo rispetto per l’aforismo di Martin Luter King, visto i temi trattati; nel seguente modo:

“Se riuscirò ad entusiasmare un giovane sicuramente non avrò vissuto invano”.

 Grazie, ad maiora!

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