23 aprile 2018 WORKSHOP DELL’IIS “BORGHESE-FARANDA” BORGHENAUTA’S WORKSHOP: “CHE STORIA È MAI QUESTA?”

Chianciano Terme 18 – 19 aprile
Una “due giorni” intensa, interessante e innovativa: per la prima volta alla manifestazione sono stati allestiti dei WORKSHOP, incentrati non solo sul giornalismo, ma anche sul teatro, sulla musica e sulla danza, allo scopo di valorizzare la creatività dei giovani e potenziarne il talento artistico. Il “BORGHENAUTA” è stato, ancora una volta, protagonista insieme ad altre cinque scuole selezionate dalla commissione di Alboscuole in tutto il territorio nazionale, per la sezione “Costume e società”. Il video presentato: “CHE STORIA È MAI QUESTA?” è stato realizzato dalla redazione per mettere a confronto opinioni e pareri discordanti sull’utilizzo dei social, che hanno facilitato la comunicazione, ma che sempre più spesso, ci allontanano, inevitabilmente, dalla realtà. Vogliamo ricordare gli attori: Alessia Saitta, Gabriele Messina, Irene Pitì, il Prof.re Luciano Armeli e Salvatore Fiolo; il montaggio è stato curato da Alessandro Corso, Salvatore Fiolo, Marco De Luca e Lorenzo Spartà, la direzione a cura della Prof.ssa Maria A. Sidoti.
Il commento al video, dopo la presentazione della Prof.ssa Maria A. Sidoti, è stato fatto dagli alunni: Stefania Costanzo e Marco Crisafulli. Il primo intervento ha messo in evidenza i pro e i contro dei social network più utilizzati dai giovani: Facebook, Twitter e Instagram, soprattutto quest’ultimo che viene utilizzato principalmente per creare le “Instagram Stories”, ovvero la pubblicazione di foto e video visibili per 24 ore, usate per condividere con amici e follower momenti della propria giornata. Di statistiche ha parlato Marco Crisafulli, il quale, riferendosi ai dati tristissimi di suicidio tra i giovani, se ne contano almeno 10 dal 2015 ad oggi, ha affermato: “Non è ammissibile che giovani vite vengono spezzate, attraverso i social, per gioco e per protagonismi. Viviamo in una Terra bellissima? Proviamo a staccarci dalla comunicazione virtuale fatta di post, hashtag e immagini e avvicinarci alla vita reale, ritrovando il senso dell’incontrarsi e dello stare insieme”.

 

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