Siamo Hacker, né cracker né lamer

Tratto dal giornale cartaceo n°1

Ogni qualvolta si verifica un qualsivoglia crimine informatico sentiamo echeggiare contestuali parole:

“Hacker attacca sito internet, Hackers si intrufolano nel più famoso dei social networks, nuovo virus infetta migliaia di computer ,attacco è opera di Hackers…Hacker viola i computer della NASA…

È luogo comune della società odierna ricollegare qualsiasi attacco, crimine o danneggiamento informatico agli Hacker.

 

Ma chi sono in realtà questi individui e cosa sta ad indicare questo termine?

“Un hacker (termine coniato negli Stati Uniti che si può rendere in italiano con maneggino o smanettone) è una persona che si impegna nell’affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d’interesse (che di solito comprendono l’informatica o l’ingegneria elettronica), ma in tutti gli aspetti della sua vita.”(Fonte: Wikipedia)

La definizione corretta di chi compie crimini informatici è Cracker:“In ambito informatico il termine inglese cracker indica colui che si ingegna per eludere blocchi imposti da qualsiasi software al fine di trarne guadagno. Il cracking può essere usato per diversi scopi secondari, una volta guadagnato l’accesso di root nel sistema desiderato o dopo aver rimosso le limitazioni di un qualsiasi programma.”

L’Hacker è una persona curiosa, ama scoprire, cercare soluzioni più efficienti, risolvere bugs.

Nel suo sangue non scorre la sete di ricchezza, il suo desiderio non è quello di diventare famoso;

al contrario rimane nascosto, silenzioso, tra i milioni e milioni di bit che viaggiano sulla rete.

Loro non vogliono distruggere, non provano piacere a distruggere; loro si aiutano, lavorano per il bene comune e sono ogni giorno erroneamente accusati dei più efferati crimini. Senza di loro la nostra sicurezza on-line sarebbe ancora meno sicura di quanto non lo sia già.

Quando trovano una falla non la sfruttano per scopi malevoli, come al contrario fanno i cracker, cercano di capire il problema per aiutare l’incauto amministratore a risolverlo, per il solo fine di renderlo più sicuro. L’Hacker entra in un sistema solo per apprendere, per cercare informazioni..per rendere libera l’informazione, alla portata di tutti, dal semplice contadino al più bravo degl’ingegneri.

Perché, come disse nel film “Hacker-Synapse-Il Pericolo In Rete” il protagonista  Milo, “il sapere umano appartiene al mondo”.

È questo che vogliono, non quello che noi pensiamo di loro.

Loro non lo ammettono ma vogliono che siano riconosciuti per quello che realmente sono, non per quello che crediamo siano

Andrea e Francesco

 

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