Premio nazionale 2011

Tratto dal giornale cartaceo n°2

Stiamo per strappare un altro foglio dal calendario 2011, poi  basterà tagliare qualche giorno con delle grandi X e potremmo finalmente dire che si è concluso questo ennesimo anno scolastico. E’ tradizione che alla fine di una qualcosa ci si ferma a voltare le spalle. Fatto. Ecco: si può scrivere per desiderio, per lavoro, per dovere, qualsiasi motivo è giusta causa, scriviamo perché abbiamo voglia, non solo di far sapere ad altri ciò che pensiamo, ma anche per ricordare a noi stessi ogni qualvolta desideriamo rileggere quell’opinione oggetto di un nostro dibattito o chissà portatrice di ricordi intensi (come un bel lunedì pomeriggio). Si sa che verba volant scripta manent, e noi vogliamo restare. In fin dei conti questi pomeriggi sono diventati dei momenti di sfogo. Come si era preannunciato: un diario di bordo sul Borghen@uta. Nessuno ha preso come un obbligo “scrivere”, nessuno ci dava dei termini da rispettare, o temi esatti da seguire, si scriveva su tutto, da soli, insieme! Possiamo dire che la redazione è come una grande impresa: all’interno ognuno ha un proprio compito: gli impiegati che si occupano della manodopera (redattori) non avrebbero motivo di lavorare se nessuno (redattori capo-studenti) raccogliesse i loro prodotti (articoli) per passarli poi ad altri dipendenti che provvedono a renderli commerciabili (grafici), e se a sua volta non esistesse l’imprenditore che li ha assunti (capo redattore-professori), questi subordinati non avrebbero la possibilità di lavorare (scrivere). E’ una catena di montaggio, ed ogni pezzo necessita dell’altro. Quando si fa qualcosa, qualsiasi essa sia, l’importante per farla bene è divertirsi: ed il nostro era “un lunedì divertente” e proficuo a quanto pare. I ragazzi delle prime classi si sono cimentati per la prima volta nel nostro giornale, ma hanno a pieno superato il “test d’ingresso”, la fantasia non mancava mai. Rigo a rigo abbiamo scoperto tutto, o quasi, l’uno dell’altro, perché alla fine è un po’ di te stesso che ci metti in ogni articolo. E abbiamo scoperto talenti che vale la pena di premiare, siamo orgogliosi di averli in una redazione come la nostra e speriamo che possa essere un trampolino di slancio per la vostra più amata scrittrice Salpietro Melania. C’era poi chi si cimentava sul classico o sul filosofico. Insomma, il nostro giornale è un varietà e l’abbiamo costruito Noi!

Avremmo voluto che le pagine di questo cartaceo fossero più numerose, vi avevamo invitato a unirvi a noi, ma pazienza.. “Pochi ma buoni” questi articoli di seguito, ve lo assicuro.

E’ arrivato il tempo di dirci “Arrivederci”, ma non posiamo mai la penna, anzi speriamo che quest’estate possa ispirarci, o ispirarvi chissà! La redazione vi augura una buona lettura. Un grazie particolare a chi ci ha permesso di fare tutto questo, e con ciò vorrei citare la nostra Preside Prof.ssa Grazia Gullotti Scalisi, e ringraziamo anche i Prof.ri Maria A. Sidoti e Nicolino Natoli.

Buone vacanze Signori!

Marilena Buttò

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