Le start-up: il nostro presente e il nostro futuro

Giovani, forse “troppo”, sono la figura di uomo d’affari più ambita dalla nuova generazione: gli startupper. Cos’è una start-up? Possiamo definirla, approssimativamente, come un’organizzazione che ha come obiettivo quello di trovare un modello di business che sia profittevole e che permetta di espandersi.
Citando Paul Graham, un programmatore e imprenditore inglese, possiamo definirla come “un’organizzazione creata per crescere in fretta. Essere nata da poco non rende un’impresa una start-up. Come non è necessario lavorare nel campo della tecnologia, l’unica cosa che importa è la crescita.” Tutto il resto che associamo alla start-up deriva da questo elemento fondamentale.
Ne consegue che, per avere una start-up “vincente”, c’è bisogno di una grande idea. Analizziamo il “caso” un po’ più da vicino.
Molti ragazzi, soprattutto con l’avvento degli smartphone e le app “problem solving”, sono alla ricerca di un’idea che possa stupire il mondo e, perché no, facilitare la vita delle persone. Prendiamo come esempio applicazioni come TripAdvisor che ti consentono di avere notizie e recensioni su ristoranti e hotel in tempo rigorosamente reale. Insomma, una bella novità per chi non vuole rimanere “fregati” durante una vacanza!
Anche io, da giovane studentessa di ragioneria, resto affascinata da questo mondo e, a dire il vero, sono anche un po’ tentata. Così come me, credo che ci siano tanti altri che condividono questo “sogno”. Però, diciamocelo, non è facile! Per creare una start-up di successo oltre l’idea brillante serve anche un progetto credibile, buoni rapporti rischio/profitto e, soprattutto, si deve stuzzicare la curiosità degli investitori.
E’ proprio per questo, per questo costante flusso di novità e possibilità che il mondo ci offre, che, se si vuole, nonostante la crisi economica odierna, ci si può anche creare un lavoro! Basta “solo” impegno, tenacia e un pizzico di coraggio.

CLAUDIA MASTROSIMONE

Lascia un commento