“Io non mi sento il Signor G.” – Tributo a Giorgio Gaber, nella ricorrenza del 10° anno della sua scomparsa

Tratto dal giornale cartaceo n.7

Giorgio Gaberscik il cui nome d’arte è Giorgio Gaber, nato a Milano il 25 Gennaio del 1939 e morto a Montemagno di Camaiore l’1 Gennaio del 2003, nella sua vita è stato cantautore, commediografo, regista, cinematografo Italiano  ed attore teatrale.  Il suo primo successo fu nel 1960 con il brano “Non arrossire”, nello stesso anno incide la sua canzone “La ballata del Cerrutti”.

Il 27 Novembre 2013 al cineteatro comunale di Patti è stato svolto uno spettacolo in onore del decennale di Giorgio Gaber. La serata si è aperta con una finta lite tra i due attori che interpretavano i monologhi di Giorgio Gaber, dopo il litigio un brano di Gaber ha movimentato l’atmosfera attirando l’attenzione degli spettatori, successivamente sono stati eseguiti altri brani e proiettati alcuni video, il tutto interpretato dai due attori: Claudio di Blasi e Marco Conti Gallenti, questa interpretazione è stata conclusa con un brano molto famoso “La libertà”.

Lo spettacolo è stato organizzato da: Marco Conti Gallenti e Claudio di Blasi, le musiche a cura dell’ ”armonia” band di cui fanno parte: Natalino ed Enrico Scaffidi, Massimo Isgrò, Umberto Segreto e Angelo Minacapilli, i video a cura di fotocolor Munnia, le luci a cura di Ardiri Lorenzo Maria, la scenografia a cura di Stefania Costantino e al mixer-audio Samuele Pintabona.

Lo spettacolo è stato eseguito in maniera attuale per far conoscere il Signor G.

LA LIBERTA’

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Vorrei essere libero come un uomo.

Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
e cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,
sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,
con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche un gesto o un’invenzione,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione.

(Giorgio Gaber)

ARDIRI LORENZO E FRANCESCO GULLO

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