NOI GIOVANI CRESCIAMO COME I GAMBERI

2011: i cittadini hanno diritti veri e sostanziali, l’imprenditoria rosa è evoluta, il tasso di alfabetizzazione è ormai alto. Ma torniamo indietro, 1901: la situazione era dall’altra faccia della medaglia: le donne? Non avevano alcun diritto, figuriamoci la libertà d’impresa; la scuola? Era un privilegio per i ceti più abbietti e l’ignoranza dominava le città dei proletari. Sul quadro generale dell’inizio 900 si presentavano delle problematiche da affrontare, ma che sarebbero state risolte. Infatti gli anni che arrivavano avrebbero dato le risposte a tutti i bisogni della collettività, potremmo denominare il XX secolo come il “secolo delle scoperte”. Facendo oggi un raffronto a distanza di 100 anni addietro possiamo dire che non era mai capitato un così radicale cambiamento in così breve tempo. Gli oggi novantenni hanno visto i telegrammi, il telegrafo, il primo telefono, il primo televisore, e oggi vedono gli SMS, gli MMS, skype, il digitale terrestre e così via. Dunque, i nostri nonni e i nostri genitori sono cresciuti sempre verso “il meglio”, il loro anno successivo era sempre migliore del precedente, lavoravano per avere un futuro migliore, quello che è stato il nostro presente. Noi? Cresciamo come i gamberi, il giorno dopo di oggi sappiamo per certo che sarà peggiore di questo che stiamo vivendo, la maggior parte di noi non lavora, ma se lavorassimo siamo certi di poter sperare in un futuro migliore di questo?La nostra società non è altro che frutto di continue conquiste, evoluzioni, proteste e così via che gli uomini dei secoli addietro hanno trascinato fino a noi, ma se il 21° secolo sarà trascinato dagli uomini di oggi .. che secolo sarà? La medaglia girerà di nuovo?

MARILENA BUTTO’

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