Emily – Capitolo VII

Essere allegri non significa necessariamente essere felici.
A volte si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro c’è solo voglia di piangere.
(Jim Morrison)

Il giorno dopo, seduta sul terrazzo, i capelli sciolti e mossi dal vento tiepido. Ha ancora il piccolo tulipano blu tra le mani. Emily pensa a quell’incontro tanto strano quanto emozionante. Bill. Questo era il suo nome. Sente una misteriosa forza spingerla verso la casa accanto. Non si era mai accorta di quanto fosse bella, anche se inquietante, quella villa. Che strano…è bastato un solo sguardo a pietrificarli, l’uno di fronte all’altra. Emily non aveva mai provato quella strana sensazione di vuoto nell’anima. Era come se non avesse sentimenti. Era stata rapita dai suoi occhi.
Il caldo la costringe a rientrare in casa per un bicchiere di limonata. DLIN DLON. Ha appena versato il liquido nel bicchiere, ed ecco che il campanello della porta d’ingresso suona.
Si avvicina alla porta per vedere chi è. Appena aperto trova sul tappetino, con su scritto Welcome, un mazzo di tulipani blu elettrico come quello che aveva raccolto nel giardino di Bill. Si china per raccoglierlo e sotto vi trova un panno di velluto nero. Contiene una catenina d’argento con un ciondolo a forma di chiave molto lavorata. Si alza e si guarda intorno in cerca del mittente, ma inutilmente. Non c’è nessuno. Chiude la porta portando con sè i fiori e la catenina.
-Chissà se c’è un biglietto- pensa mentre guarda afascinata il bel mazzolino –Sarei curiosa di sapere chi l’ha mandato…- prende un vaso e vi mette il mazzolino con dell’acqua. Si ricorda improvvisamente del fiore del giorno prima e lo mette insieme agli altri nel vaso. Si accorge che hanno la stessa tonalità di colore. -Una coincidenza?-si chiede. Ha deciso di indossare la catenina e di far visita al vicino.

MELANIA SALPIETRO

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