IL PERDONO

Il perdono è un atto personale… ed anche questo sembra in contraddizione con ciò che, invece, e il comune modo di pensare: molti sono convinti che il perdono si applichi nei confronti degli altri mentre, in realtà, si applica prevalentemente verso sé stessi ed i propri sentimenti; è un atto di vera generosità e compassione verso sé stessi, dato che permette di non focalizzare più tutta la nostra attenzione sui dolori del passato e, quindi, di non rinnovare nella nostra mente qualcosa che appartiene al passato e non al presente. Perdonarsi è un atto che consente di liberarsi di risentimento, invidia, pensieri ed emozioni negative quali il risentimento e l’odio che si sono provati in seguito a ciò che si è vissuto. Perdonare è una necessità di chi vuole guarire, quindi è in questo senso che lo dobbiamo intendere e non tanto come atto di generosità verso gli altri o di assoluzione che appartiene più a Dio che agli uomini. Il perdono è un’esperienza profonda che giunge dopo che il dolore e il risentimento si sono sperimentati fino in fondo; solo allora ci si può congedare e può avvenire quella riconciliazione che permette il risanamento e che, al tempo stesso, consente di provare “compassione” per gli esseri umani tutti e per la loro imperfezione. Chi non sa perdonare, non può dire di saper veramente amare. Ci sono situazioni in cui il perdono, di per sé difficile da concedere, rappresenta l’unica via d’uscita, da pagare a volte a caro prezzo, ma è un investimento pur sempre conveniente se si tratta di vero amore. In caso contrario, negato il perdono, ci si troverà sicuramente pieni di orgoglio, ma allo stesso tempo più vuoti dentro.

FRANCESCO TINE’

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